La Sindone
La Sindone è un telo di lino delle dimensioni di 442 x 113 cm, qui è impressa una doppia immagine di un uomo flagellato e poi crocifisso. La relazione con i Vangeli è evidente. Molti la considerano una reliquia secondo alcuni è un falso.
Tesi contrarie
DELLA SUA AUTENTICITA'
1) Se fosse stata una reliquia, così come viene considerata dai credenti, cioè il sudario in cui fu avvolto Cristo, sarebbe stata citata nel corso dei secoli, invece fa la sua comparsa per la prima volta nel 1350 quando, in modo misterioso, entrò in possesso di Goffredo di Charny un templare che era stato in terra santa.
2) Quando fu esposta per la prima volta nel 1357 in una chiesa di Lirey in un villaggio a circa 160 chilometri da Parigi, il vescovo di Poitiers la ritenne farsa e fu vietata l’esposizione. Dopo venticinque anni si tentò una nuova ostensione e fu vietata anche dal papa Clemente VII. In definitiva la Chiesa non ha mai dichiarato l’autenticità nel corso dei secoli.
3) Il 21 aprile del 1988 fu eseguito un esame per la sua datazione con la tecnica radiometrica del carbonio-14 svolta in tre laboratori delle università di Oxford, Tucson, Zurigo. I risultati furono pubblicati sulla rivista di scienze Nature. Il cardinale Balestrero annunciò che la datazione era stata calcolata, con un intervallo di confidenza tra il 1260 e il 1390, quindi la sindone fu ritenuta un falso.
Tesi a favore
DELLA SUA AUTENTICITA'
1) Nel 1898 quando la Sindone venne per la prima volta fotografata, risultò che l’immagine è un negativo: i suoi valori di chiaro e scuro risultarono rovesciati. Quando venne stampata su pellicola l’immagine sfuocata del negativo diventa chiara.
2) La ricerca scientifica ha portato delle prove: l’origine della Sindone risale al I° secolo. Nel 1973 Max Frei un criminologo svizzero, venne incaricato di autenticare le fotografie della Sindone. Il professor Frei, che aveva compiuto degli studi in botanica, notò 49 tipi di spore sulla tela. Scoprì che tra quelle di origine europea, vi n’erano di 33 piante che crescono unicamente in palestina e in Turchia.
3) Nel 1973 il professor Gilbert Roaes, dell’istituto di tecnologia tessile di Gand in Belgio, scoprì che il sistema di tessitura era tipico del medio oriente nel I secolo. Inoltre osservò delle fibre di cotone tra le fibre di lino. Il telaio oltre a tessere il lino era dibito anche per il il cotone coltivato in medio oriente. Seocndo il professor inge. Giulio Fanti il tessuto è di origine indiana poi esportata a Gerusalemme, dove esisteva un florido commercio con l’estremo oriente.
4) Nel 1976 i fisici John Jackson e Eric Jumper ottennero una proiezione tridimensionale dall’immagine della Sindone, utilizzando un computer.
5) Da questa scoperta fu rivelato che sopra le palpebre esistevano due monete, dei Lepta coniate tra il 29 e il 32 da Ponzio Pilato. Il Lepton fu confermato da Fransis Filas, professore alla Loyola University di Chicago.
6) La Sindone rivela l’immagine di un uomo con la barba dell’altezza di circa 178 cm, dell’età di 30 35 anni, del peso di 79 kg; deceduto per morte violenta. Sul suo corpo ci sono ferite, cotusioni, escoriazioni, trafitture e l’addome è gonfio. Le lesioni sono coincidenti con quelle descritte nei Vangeli.
7) I lineamenti del volto sono tipici degli ebrei sefarditi. La barba e la capigliatura con i capelli lunghi sulle spalle, raccolti e intrecciati sulla nuca sono tipici dell’epoca del primo secolo e chiamati alla nazzarena.
8) La spalla il petto e una parte delle gambe sono presenti ferite che corrispondono all’estremità del Flagrum romano, un flagello a più corregge che terminavano con pesi di piombo o ossicini, si sono contate da 90 a 120 ferite che Gesù ha ricevuto.
9) L’immagine della Sindone mostra che l’uomo è stato colpito sul fianco da una ferita che ha forma ovale tra la quinta e sesta costola da una lancia romana.
10) Le ginocchia dell’uomo della Sindone presentano dei tagli e delle acchimosi sulla rotula sinistra che denota una caduta. Mostra le ferite dei polsi nel punto di Destot e i due piedi trafitti.
11) L’immagine rivela che la morte dell’uomo per crocifissione era essenzialmente una forma lenta di asfissia.
12) La foto mostra una piaga sull’avanpiede sinistro del chiodo e sul tallone l’anello della catena con cui era legato agli altri crocifissi.
13) Molti anatomisti che hanno studiato la Sindone considerano questi fatti come una prova convincente della sua autenticità.
L'autenticità
DELLA Sindone
1) Sulla Sindone sono state accertate delle macchie di sangue e siero del gruppo AB.
2) Le analisi al microscopio hanno rivelato sostanze estranee tra la trama e l’ordito: frammenti di insetti, polline, cera, lana, seta rossa fibresintetiche moderne e numerosi tipi di particelle rosse e nere per l’ostensione della Sindone nel corso dei secoli.
3) Non esiste alcun pigmento o aggiunta di colore, infatti il lenzuolo di lino è stato sottoposto:
- alla fluorescenza ai raggi X,
- alla radiografia per dimostrare la variazione di densità
- alla spettrofotometria fotoelettrica
- alla fluorescenza fotografica
- all’osservazione alla luce
- all’esame del microscopio.
4) La tridimensionalità: La densità dell’immagine sulla Sindone varia a secondo la distanza tra la stoffa e le parti del corpo che essa ricopriva.
5) L’immagine è senza direzione, cioè è stata prodotta dal corpo avvolto e non viene alterata dal calore né dall’acqua.
6) L’immagine si è formata per una bruciatura per la luce e calore irradiato dal corpo che l’avvolgeva.
La resurrezione di Gesù
è avvalorata da numerosi fattori
Le testimonianze degli apostoli e delle donne che erano con lui. L’argomento della prima predicazione degli apostoli era la loro testimonianza della resurrezione.
La domenica divenne il nuovo giorno di culto e per gli ebrei questo era inammissibile.
La conversione di Paolo che era contro i cristiani e quella di Giacomo che era scettico.
La predizione di Gesù che sarebbe risolto cioè era previsto nel disegno della salvezza.
Alcuni scienziati affermano che:
” la natura o le leggi della natura sono un sistema uniforme e prevedibile, con il tempo l’uomo riuscirà a comprendere in modo totale perciò è ostile ai miracoli.”
Il miracolo determina l’intervento di Dio. Se non esiste Dio, il miracolo è in contrasto con le leggi dell’universo. La Sindone potrebbe essere spiegata come un fenomeno della natura senza l’intervento di Dio. Se l’uomo non è capace adesso, con il progresso tecnico scientifico sarà in grado di risolvere il problema.
La spiegazione più logica della presenza della Sindone è che Gesù è risuscitato:
- Non c’è decomposizione tra le fibre del lino.
- Le macchie sono integre, cioé vuol dire che non c’è stata rimozione del corpo.
- L’immagine si è formata da una bruciatura che non è possibile stingere con l’acqua né cancellarla con il calore.
- Il corpo di Cristo nella resurrezione ha emanato una luce così forte da impressionare la Sindone e il sudario posto sul capo (Velo di Manoppello)
- La Sindone è una prova scientifica empirica della resurrezione di Gesù.